L’anima ha bisogno di un luogo

Il Progetto “L’anima ha bisogno di un luogo” ha ottenuto il patrocinio della Regione Umbria, dell’Ordine dei Farmacisti di Perugia e di tutti i Comuni dell’Umbria che gestiscono Farmacie iscritte ad Assofarm.

Il Presidente Puletti evidenzia che “La caratteristica saliente della missione delle Farmacie Pubbliche è quella di operare tenendo conto sia dell’anima imprenditoriale che di quella sociale. L’una non esclude l’altra anzi, quando si parla di farmacie comunali l’una deve e può rafforzare l’altra. In queste ultime settimane abbiamo lavorato ad un progetto, denominato L’anima ha bisogno di un luogo, che verrà presentato venerdì 15 marzo alle h. 11,00 presso la sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni”.
“Un progetto, prosegue Puletti, che sarà attivato, dal 6 aprile al 8 giugno 2019, a cura di tutte le farmacie pubbliche dell’Umbria aderenti ad Assofarm”.

Il Dott. Ilario Baratta, Responsabile del Coordinamento Tecnico di Assofarm Umbria, fa presente che “Il progetto tratterà il delicatissimo argomento del Disturbi del Comportamento Alimentare e sarà realizzato in collaborazione con il CENTRO DCA Palazzo Francisci di Todi (USL Umbria 1) diretto dalla Dr.ssa Laura Dalla Ragione.”
“Dal 6 aprile al 8 giugno 2019 – prosegue Baratta – saranno effettuati una serie di incontri sull’intero territorio regionale. Si tratterà di momenti informativi rivolti in particolar modo a famiglie, ragazzi ed educatori affinché possa, sempre più, maturare un’attenta ed opportuna consapevolezza sulle dinamiche delle patologie afferenti i Disturbi del Comportamento Alimentare.”

La Dr.ssa Laura Dalla Ragione, responsabile del Centro DCA Palazzo Francisci di Todi, fa presente che: “In Italia sono 3 milioni i giovani che soffrono di Disturbi del Comportamento Alimentare: il 95,9% sono donne, il 4,1% uomini. L’ossessione del cibo, del peso e dell’immagine corporea colpisce sempre con più frequenza portando l’età d’esordio anche tra bambini e pre-adolescenti. Nessuno è immune. Questi malesseri dell’anima sono profondi, si insinuano nella vita di adolescenti, giovani donne e uomini, che individuano nel cibo il nemico-amico complice pericoloso, cibo negato, divorato, odiato, venerato”.

Il Progetto “L’anima ha bisogno di un luogo” – prosegue la Dr.ssa Dalla Ragione – nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica, facendo conoscere la frequenza, le caratteristiche e le gravi conseguenze che questi disturbi possono avere per la salute fisica e psicologica di chi ne soffre. Occorre creare una rete di solidarietà verso chi è colpito da DCA, personalmente o in famiglia, per combatterne il disagio relazionale e il senso di abbandono e sconfiggere l’omertà che spesso accompagna questi disturbi.

La Dr.ssa Dalla Ragione fa inoltre presente che: “da sette anni è stata istituita la “Giornata del fiocchetto Lilla contro i disturbi alimentari”. Si svolge il 15 marzo e coinvolge in tutta Italia associazioni, istituzioni e scuole con iniziative e incontri, ma oltre a questa giornata, nel nostro vivere quotidiano è importante sensibilizzare e dare speranza a chi ancora sta lottando. Per questo è stato attivato il numero verde “SOS Disturbi Alimentari” 800180969 anonimo e gratuito rivolto all’intera popolazione. S’intende così offrire un servizio di counseling, ascolto e orientamento, nonché informazioni sulle strutture sanitarie presenti in Italia che si occupano di Disturbi del Comportamento Alimentare.”

Un ragazzo e una ragazza vengono ripresi da più angolazioni mentre indossano un collant a corpo intero color pelle come una seconda pelle, che rappresenta tutte le apparenze di cui sono prigionieri. La luce è soffusa, l’ambiente è scuro.
I pensieri dei due protagonisti nella prima parte. Successivamente il ragazzo inizia a strappare i collant della ragazza e lei fa altrettanto con i collant del ragazzo. In questi gesti sono racchiuse tutte le emozioni provate da una persona affetta da patologie alimentari che inizia il percorso di cura. Le difficoltà, la fatica e la forza di cui i pazienti necessitano per affrontare proficuamente la terapia.
Nella conclusione si vede un campo largo dei due protagonisti, che riacquistano il controllo del proprio corpo dopo essersi liberati dei collant, tenendosi per mano. Al centro il payoff della campagna, “L’anima ha bisogno di un luogo”.